Descrizione
L’olio essenziale di eucalipto è ricavato dalla Eucaliptus globulus, una pianta della famiglia delle Mirtaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, è utile in caso di raffreddore, mal di testa, cistite e sinusite. Scopriamolo meglio.
Proprietà e benefici dell’olio essenziale di eucalipto
Stimolante delle facoltà logiche, l’olio essenziale di eucalipto se inalato aiuta a recuperare concentrazione e freschezza nei momenti di disordine e di torpore. Sul piano psichico, infatti, l’eucalipto è una doccia fredda per chi cade facile preda dell’eccitazione. La sua energia dalla valenza molto intellettuale: favorisce, l’apprendimento e il desiderio di evolversi nelle persone pigre e svogliate; è di aiuto in caso d’inerzia, indolenza, difficoltà di concentrazione e mancanza di interesse nel lavoro intellettuale.
Purificante dell’aria, se diffuso negli ambienti, contrasta la propagazione di agenti biologici infettivi come i virus influenzali e parainfluenzali. Preserva la salute e favorisce la guarigione.
Decongestionante sfiamma e calma l’irritazione delle mucose nasali, fluidifica il catarro su cui ha un’azione espettorante, cioè facilita l’espulsione del muco. In aromaterapia è utilizzato per le inalazioni, in caso di raffreddore, mal di testa causato da sinusite, rinite e tosse.
Antisettico, svolge anche un’efficace attività antibatterica molto indicata per le affezioni delle vie urogenitali in caso di cistite, leucorrea e candidosi, per le quali è consigliato anche per l’effetto deodorante.
Tonificante in caso insufficienza circolatoria. Come tutti gli olii essenziali balsamici, in uso esterno, ha proprietà stimolanti sul sistema circolatorio. Diluito in olio di mandorle e massaggiato sugli arti inferiori, è un vero toccasana per piedi, caviglie e gambe stanche o gonfie: riattiva la circolazione e rinfresca, consigliato soprattutto durante la stagione estiva.
Descrizione della pianta
Originario dell’Australia, l’eucalipto, è un albero sempreverde molto alto (può raggiungere i 90 metri), che dalla fine dell’Ottocento viene coltivato in molte parti del mondo, in particolare nei paesi a clima caldo. In Italia lo troviamo soprattutto nella zona mediterranea.
Il fusto può raggiungere i 2 metri di diametro è diritto con corteccia azzurrognola o giallo-rossastra che si distacca in placche longitudinali, spesso di considerevole lunghezza. Le foglie hanno aspetto differente secondo l’età della pianta o dei ricacci. Nei polloni e nelle piante giovani sono sessili e decussate, quasi sempre saldate fra loro alla base, glabre e di colore verde chiaro, con riflessi variabili dall’azzurrognolo all’argenteo al bianco-cinereo per il rivestimento pruinoso grigio-azzurrognolo. La lamina è lunga 5-15 cm, di forma ovata o ovato-lanceolata e con apice acuto e margine intero. La consistenza è erbaceo-coriacea.
Nelle piante adulte le foglie sono picciolate e alterne, glabre, prive di rivestimento pruinoso, di colore verde carico. La lamina è lunga 15-20 cm, di forma lanceolata e falcata con apice lungamente acuminato. La consistenza è coriacea. Le foglie e i giovani germogli emanano un forte aroma che diventa particolarmente intenso e pungente, se stropicciate per l’abbondante presenza di olio essenziale. I fiori sono solitari, portati all’ascella delle foglie, piuttosto vistosi. Il calice è conformato a coppa percorso da costole e sormontato da un opercolo che si distacca al momento della fioritura. La corolla è assente.
L’androceo è formato da numerosissimi stami, dai filamenti lunghi e di colore bianco-crema che conferiscono al fiore un aspetto vistoso e una forma globosa. L’ovario è infero. Il frutto è una capsula deiscente di consistenza legnosa, di colore grigiastro e di 1,5-2,5 cm di diametro. La forma irregolarmente conica riprende quella del calice. A maturità la capsula si apre con fenditure nella parte superiore lasciando fuoriuscire i semi di piccolissime dimensioni.
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